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In Italia, la definizione normativa dell’attività sportiva dilettantistica non è espressa in modo esplicito ed esaustivo, al contrario dell’attività sportiva professionistica, che si riferisce all’attività sportiva svolta regolarmente a titolo oneroso in una delle discipline salvaguardate da una Federazione. Di conseguenza, le attività sportive dilettantistiche sono quelle che non rientrano nella categoria delle attività professionistiche. Un’area che merita particolare attenzione riguarda la gestione dei compensi sportivi, per esempio, quelli destinati agli istruttori o ai coordinatori di eventi.
Autocertificazione Redditi da Prestazioni Sportive Dilettantistiche
Navigare nel sistema contrattuale italiano può risultare complesso, soprattutto quando si tratta di contratti di lavoro relativi al settore sportivo. Al momento, i tipi di contratti prevalentemente utilizzati dalle associazioni sportive includono: volontariato, lavoro subordinato, collaborazione coordinata e continuativa, e lavoro autonomo occasionale.
Per operare efficacemente, tutte le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche necessitano di personale per ricoprire ruoli quali atleti, giudici di gara, tecnici, commissari, dirigenti, tra gli altri. È ovvio che a queste figure debbano essere corrisposti compensi, utili a coprire le spese di trasferta o altre spese connesse alle attività svolte a favore dell’associazione.
I compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche sono categorizzati come redditi diversi e godono di un regime fiscale agevolato. È importante per i destinatari di tali compensi sapere che questi non contribuiscono al reddito imponibile IRPEF.
Per le collaborazioni con compensi annuali che non eccedono i 15.000 euro, le ASD e SSD non sono obbligate a notificare tali collaborazioni ai centri per l’impiego. Inoltre, non sono tenute a versare contributi previdenziali, né a coprire l’assicurazione contro gli infortuni, e tali collaborazioni non necessitano di registrazione sul Libro Unico del Lavoro.
Tuttavia, per compensi sportivi superiori ai 15.000 euro, è fondamentale notare che l’importo eccedente sarà soggetto a una tassazione IRPEF del 23%, purché tali compensi non superino i 30.658,28 euro. Oltre tale soglia, sarà applicata una ritenuta a titolo di acconto del 23% e, successivamente, questi redditi saranno soggetti a imposizione IRPEF nella dichiarazione dei redditi annuale.
I collaboratori delle ASD e SSD sono tenuti a fornire un’autocertificazione dei redditi percepiti attraverso le loro prestazioni, direttamente all’ente con cui collaborano. Questo documento dovrebbe includere anche i compensi ottenuti da altre associazioni o società, al fine di calcolare correttamente la ritenuta applicabile. È anche necessario rilasciare una ricevuta fiscale, arricchita da una marca da bollo da 2 euro, che non sarà soggetta a IVA.
Per ottenere rimborsi relativi alla partecipazione a manifestazioni o attività sportive fuori dal comune di residenza, è necessario presentare una richiesta all’associazione, allegando scontrini e altre ricevute correlate alla trasferta. Analogamente all’autocertificazione, anche per questa richiesta è obbligatorio l’uso di una marca da bollo da 2 euro.
Esempio di autocertificazione redditi da prestazioni sportive dilettantistiche
Di seguito viene proposto un esempio di autocertificazione redditi da prestazioni sportive dilettantistiche.
AUTOCERTIFICAZIONE AI FINI DEL CORRETTO TRATTAMENTO FISCALE DEI REDDITI PERCEPITI NELL’AMBITO DI UNA COLLABORAZIONE PROFESSIONALE DI NATURA SPORTIVA DILETTANTISTICA
Spett.le _______________________
sede legale in ___________________
Via _______________________ n° ____ Cap ___
C.F. _____________________________
Il/la sottoscritto/a ______________________________________ nato/a a _______________________ il ______/____/_____ e residente in _________________________ via ____________________ n° _____ C.F. __________________________ numero tessera UISP _______________________
Dichiara, ai sensi del DPR 445/2000, consapevole delle sanzioni per dichiarazioni non veritiere, che
Ha optato per il regime di cui all’art. 1, commi da 54 a 89 della legge n. 190/2014 e successive modifiche per cui non è soggetto a ritenute fiscali;
Non ha optato per il regime forfettario di cui al punto precedente e con riferimento ai compensi complessivamente erogati a partire dal …. da organismi sportivi, sia per prestazioni sportive dilettantistiche che per collaborazioni amministrativo- gestionali, ivi inclusi i compensi di cui all’art. 67, primo comma, lettera m) per l’importo massimo di euro 10.000 ricevuti dal 1… al …..
non supera il plafond di euro 15.000
supera il plafond di euro 15.000 per euro ____________________
Il __/__/___ firma del dichiarante
Si allega fotocopia del documento di identità del dichiarante
Fac simile autocertificazione redditi da prestazioni sportive dilettantistiche
Per concludere offriamo il modello autocertificazione redditi da prestazioni sportive dilettantistiche Word scaricabile.
Dopo che il fac simile è stato modificato come necessario, è possibile procedere alla stampa o trasformarlo in PDF.